Gli Studi sulla Disabilità hanno Qualcosa da Dire alla Musicoterapia? E la Musicoterapia può Ascoltare, Ammesso che lo Faccia?
DOI:
https://doi.org/10.15845/voices.v14i3.794Parole chiave:
studi sulla disabilità, musicoterapia, modello medico, disabling professions, arti per la disabilitàAbstract
In questo articolo voglio chiedere se un dialogo utile possa essere intrapreso tra le discipline degli studi sulla disabilità e la musicoterapia. Considerando gli studi sulla disabilità affiancati alla teoria femminista, mi chiedo se le intuizioni tratte da tali studi possano essere incorporate all'interno della formazione e della pratica di musicoterapia. Un'esplorazione comparativa di radici e visioni di entrambe le discipline, insieme con una discussione sulla lotta della musicoterapia per affermarsi come identità di una professione clinica, mi porta a considerare che ci sono divisioni fondamentali che renderebbero difficile un dialogo costruttivo. Delineo ciò sulle prospettive sviluppate da studi teorici sulla disabilità che hanno criticato lo sviluppo delle “disabling professions”, pertanto discuto alcuni esempi di pratica di arti per la disabilità per evidenziare le differenze filosofiche che dividono questi due progetti. Concludo quindi suggerendo che la musicoterapia si riallinei come professione adatta alla comunità, piuttosto che come professione affine alla medicina.Downloads
Pubblicato
2014-10-20
Come citare
Cameron, C. A. (2014). Gli Studi sulla Disabilità hanno Qualcosa da Dire alla Musicoterapia? E la Musicoterapia può Ascoltare, Ammesso che lo Faccia?. Voices: A World Forum for Music Therapy, 14(3). https://doi.org/10.15845/voices.v14i3.794
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