Trace in ripetizione
una poesia auto-etnografica
DOI:
https://doi.org/10.15845/voices.v21i1.3227Parole chiave:
Black aesthetics, Black clients, Black clinicians, Black expression(s), Black creative resistance, racial oppression, racialized violence, (re)imagining careAbstract
Abstract
Al momento della stesura di questo articolo, il mondo è alle prese con una pandemia globale. Il COVID-19 ha raggiunto ogni angolo del mondo. L'impatto è stato devastante sia in contesti individuali che collettivi. Questa poesia auto-etnografica è un'esplorazione creativa dell'esperienza o delle esperienze di vita di una donna di colore all’interno e attraverso il COVID-19, e la sopportazione dell'oppressione razziale. Si intreccia fra tempo, spazio e luogo, riconoscendo l'interconnessione fra personale, professionale e socio-culturale. Questo brano amplifica intenzionalmente e affronta le tensioni emergenti e conflittuali, senza cercare di risolverle.
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