Imagining Something Else: A Queer Essay

Abstract

Uno scritto queer*

Questo tema queer è suddiviso in tre sezioni. Nelle prime due sezioni prendo due diversi voli sui regni del senso, della terminologia, della parola, dell'in-corporazione e della materialità. In alcuni dei momenti della lettura, prenderò in considerazione il potenziale oppressivo + anti-oppressivo e il potenziale tortuoso + emancipatorio. Alla base delle parole scritte e delle immagini disegnate, mi chiedo come il disciplinare queering della scena riveli come le persone e le cose siano inseparabili. Indipendentemente da ciò che il mio interlocutorio discorso verbale può fare, mi viene anche ricordato che alcune cose e alcune persone rimangono resilienti e agenziali. Vorrei mostrare come penso che ciò sia realmente l'im+materialità che fa il queering a cui mi sento sempre più chiamato a partecipare e a occuparmene. Considero come il disimpegno sistematico e la diffrazione di meccanismi narrativi dominanti urlino la percezione di una molteplicità di impegni ontologici: le capacità di ciò che chiamo il "Sistema non-nervoso queer (QNn-S)" potrebbero emancipare l'antropocentrico dai Sistemi Nervosi Centrali, Periferici e Sociali? Nella terza sezione finale, presento il mio pensiero sull'analisi dell'iscrizione di materialità (MIA), volta a come eseguire voli reiterativi e accodamenti nell'ambito della ricerca e della pratica della musicoterapia. Questo è un modo con cui sto sostenendo persistentemente lo studio dell'ontogenesi, e dell'ontogenesi della musicoterapia. Con questo tema digitalizzato, scritto a mano e disegnato, auguro un rinnovato sconvolgimento del divenire in musicoterapia, iul quale possa essere univoco a livello globale, essere temporaneo e poli-modicamente sensato. Qualcos'altro, qualcosa di più. Forse.

* Socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità codificate dalla cultura dominante, anche in riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Traduzione di Claudio Cominardi