Queer as a Bell: Music and the Psychotherapeutic Relationship

Autori

  • Brian Harris

DOI:

https://doi.org/10.15845/voices.v19i3.2674

Parole chiave:

music therapy, psychotherapy, queer theory, queering, LGBTQAI, intersubjectivity, analytical music therapy

Abstract

Queer* come una campana: musica e relazione psicoterapica

I metodi psicoterapici tradizionali si concentrano sulle interazioni verbali per costruire la relazione terapeutica e promuoverne il processo. L'uso delle parole in terapia consente chiarezza di comunicazione e precisione del significato. Tuttavia, mentre la semiotica delle parole offre una maggiore precisione, è anche più limitata nell'interpretazione rispetto ai processi creativi.

Al contrario, la semiotica della musica consente una maggiore ambiguità, fluidità e gamma di espressioni, rispecchiando i concetti orientati al continuum della teoria queer. Inoltre, le espressioni musicali condivise tra terapeuta e cliente sono intrinsecamente intersoggettive, permettendo così una diminuzione del differenziale di potere tradizionalmente associato alla diade cliente-terapeuta. In questo articolo, verrà utilizzata una prospettiva teorica queer per esaminare il ruolo unico che la musica e la creatività svolgono in una tale relazione terapeutica. L'attuale teoria queer dell’arteterapia creativa e linguistica, sarà qui esaminata per supportare l'ipotesi.

* Socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità codificate dalla cultura dominante, anche in riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Traduzione di Claudio Cominardi

Pubblicato

2019-10-27

Come citare

Harris, B. (2019). Queer as a Bell: Music and the Psychotherapeutic Relationship. Voices: A World Forum for Music Therapy, 19(3). https://doi.org/10.15845/voices.v19i3.2674

Fascicolo

Sezione

Invited Submission - Special Issue