Queer as a Bell: Music and the Psychotherapeutic Relationship
DOI:
https://doi.org/10.15845/voices.v19i3.2674Parole chiave:
music therapy, psychotherapy, queer theory, queering, LGBTQAI, intersubjectivity, analytical music therapyAbstract
Queer* come una campana: musica e relazione psicoterapica
I metodi psicoterapici tradizionali si concentrano sulle interazioni verbali per costruire la relazione terapeutica e promuoverne il processo. L'uso delle parole in terapia consente chiarezza di comunicazione e precisione del significato. Tuttavia, mentre la semiotica delle parole offre una maggiore precisione, è anche più limitata nell'interpretazione rispetto ai processi creativi.
Al contrario, la semiotica della musica consente una maggiore ambiguità, fluidità e gamma di espressioni, rispecchiando i concetti orientati al continuum della teoria queer. Inoltre, le espressioni musicali condivise tra terapeuta e cliente sono intrinsecamente intersoggettive, permettendo così una diminuzione del differenziale di potere tradizionalmente associato alla diade cliente-terapeuta. In questo articolo, verrà utilizzata una prospettiva teorica queer per esaminare il ruolo unico che la musica e la creatività svolgono in una tale relazione terapeutica. L'attuale teoria queer dell’arteterapia creativa e linguistica, sarà qui esaminata per supportare l'ipotesi.
* Socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità codificate dalla cultura dominante, anche in riferimento all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Traduzione di Claudio Cominardi
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