La tecnologia musicale e la tradizione dell’Hip Hop Beat Making: storia e tipologia dell attrezzature per la musicoterapia

Abstract

Questo articolo contestualizza la tecnologia musicale all'interno della tradizione dell’Hip Hop Beat Making. Mentre negli ultimi anni è cresciuta la letteratura che esplora la tecnologia musicale in musicoterapia, la maggior parte di essa si è concentrata sulla funzione di “assistenza" alla tecnologia stessa, laddove viene utilizzata per facilitare la creazione di musica per clienti che hanno un accesso limitato a suonare strumenti acustici, o non tecnologici. Quest’articolo sostiene una lente alternativa che posiziona la tecnologia musicale all’interno della tradizione del Beat Making, come valore a se stante di una pratica musicale. Per fare ciò, viene fornito un breve resoconto storico di questa tradizione, la quale individua le sue origini nella cultura Hip Hop e riconosce l'evoluzione di una miriade di generi basati su battute che si fondano sulla tecnologia musicale e continuano ad emergere da essa. Viene quindi fornita una tipologia base di apparecchiature per Beat Making che favorisce una maggiore comprensione di queste tecnologie come strumenti a sé stanti, nonché il loro ruolo nel plasmare la musica contemporanea. Tenendo conto della rapida innovazione di questo settore, la tipologia si concentra su pezzi con un significato storico e con funzioni primarie che fino ad oggi restano gli elementi costitutivi della composizione e della performance di Beat Making. Vengono anche forniti brevi resoconti su come questi strumenti possono essere integrati nella pratica terapeutica. È riconosciuto che questo stesso articolo rappresenti solo un breve resoconto delle tradizioni e degli strumenti di Beat Making. Tuttavia, si spera che ciò promuova la comprensione del loro significato, e serva come utile riferimento per aiutare gli operatori a considerare come questi strumenti possano arricchire la loro pratica. Si sostiene che tale considerazione non sia solo utile, ma fondamentale per ragioni di sostenibilità culturale, nonché per garantire l'attinenza alla pratica della musicoterapia nel 21 ° secolo. (Traduzione di Claudio Cominardi)